martedì 23 ottobre 2007

...rabbia mista a sdegno...e tristezza latente...

Un' ulteriore dimostrazione della pochezza di un popolo, della debolezza dei molti, dell'impotenza dei pochi...
Quello che succede nel nostro paese, sotto gli occhi della gente, è il senso di ciò che vegeta nel popolo italiano...assoluta pochezza di intenti, frivolezza, incapacità di perseguire ciò che è giusto...intolleranza nei confronti dei doveri, nei confronti della morale e del senso della giustizia comune...
Paura e sdegno, per chi comprende questo stato di non ritorno...sconcerto e umiliazione per chi vorrebbe smuovere i sensi, stimolare le coscienze, risvegliarle dal quel sonno catartico che le ha assopite chissà quanto tempo fa...quando il mondo stava meglio, quando al mondo c'era ancora qualcuno che lottasse e gridasse per tutti...allora era concesso assopirsi, con l'obiettivo un giorno di svegliarsi da quel sonno profondo..per prendere il posto di chi della lotta aveva fatto un a ragione di vita, trovandone un senso nella morte...
Ora è il momento...dobbiamo cavalcare l'attimo..
Come è possibile che un popolo che ha lottato per la libertà possa essersi ridotto in questo modo?
Come è possibile che un popolo che si è costruito un'immagine cosi forte nel mondo possa essersi arreso così facilmente?
Come è possibile che l'interesse dei pochi possa aver offuscato, deliberatamente e senza ostacolo, la volontà e il vigore dei più...di chi voleva un paese in cui ciascuno fosse libero di dire la propria senza aver paura di essere limitato, cancellato, oscurato...
Come è possibile essersi dimenticati che la libertà di parola e di espressione sono le basi di una civiltà che sia degna di questo nome...
Siamo la vergogna di un'epoca...abbiamo dimenticato e buttato nel cesso tutto ciò per cui i nostri antenati hanno lottato...siamo riusciti a rigettare il nostro paese e la nostra gente in uno stato di "libertà condizionata" ...
Siamo schiavi dei nostri vizi, siamo schiavi delle nostre debolezze...dei nostri dubbi e della nostra avversione al rischio...
Non siamo eroi, e non lo saremo mai...perchè eroe può esserlo solo chi ancor prima è stato uomo...perchè eroe può esserlo solo chi ha talmente a cuore la vita e la felicità della gente, prima ancora della propria, che decide di difenderla a tutti i costi...perchè gli eroi sono quelli che prima ancora di lottare per la libertà, sono capaci di sentirla dentro al cuore...
Noi eroi non lo saremo mai...sarebbe già tanto sperare di poter essere un giorno uomini...Per poter essere fieri di non aver gettato una vita intera rincorrendo frivolezze, e falsi sogni....
Io sono una di queste persone, e me ne vergogno....in pochi a questo mondo possono dire di essere uomini...e quelli che ci sono, vengono bruscamente e illecitamente rimandati a casa...anche quando è il pololo a difenderli....
Voglio poter camminare a testa alta...perchè i miei anni, come quelli di molti, spesi in questa maniera sono solo anni vuoti, e senza senso...
Se non siamo noi a farci sentire, non lo farà mai nessuno...
Questo non è un monito, nè un inno...vuole essere una critica nei confronti di me stesso...perchè non sono nessuno, e forse non potrò mai essere talmente uomo da potermi permettere di giudicare la vita di qualcun altro...
Una tristezza regna nella mia mente adesso...ma non mi arrendo...di un uomo ho questo e poco altro...e me lo terrò stretto, almeno fin quando le mie mani avranno la forza di scrivere, e la mia mente quella di pensare...

1 commento:

zuemiliu ha detto...

Ma cosa possiamo fare? Speriamo nel CSM e in Napolitano, che dovrebbe essere il garante dello stato di diritto .... anche se non lo vedo molto attivo. Forse sta dormendo!A questo punto proporrei di buttare nel cesso la nostra Costituzione (molto apprezzata all'esterno ma non applicata in _Italia) ... a che serve?